Ha deposto le armi, ha lottato una guerra impari contro un nemico infame e invisibile che non gli ha dato scampo. Se n’è andato così Vincenzo Capizzi, 75 anni, ex assessore provinciale nella giunta Salerno, già sindaco di Assoro, braccio destro, nella prima repubblica, dell’allora onorevole e assessore regionale Mario Mazzaglia e segretario provinciale del PSI. Un trascorso che gli ha permesso, con il suo carattere aperto, disponibile e leale e grazie alla sua generosità d’animo di coltivare relazioni in ogni ambito, non solo politico e istituzionale.
Per Vincenzo, al quale mi lega un’amicizia ventennale, si aprivano tutte le porte, perchè in ogni ufficio, in ogni Ministero, e finanche nelle sede del Parlamento europeo, c’era sempre un amico, anche aldilà delle appartenenze politiche, che si metteva a disposizione in nome di una relazione coltivata nel tempo.
Vincenzo è stato così un amico per tutti, pronto a darti una mano sempre e comunque. Un gentlemen di altri tempi, che non ha smesso mai di portare avanti il suo credo socialista, i cui valori hanno ispirato la sua intera vita, credendoci fino in fondo. Ed è riuscito nella sua ultima sfida elettorale, quando si è candidato a sindaco di Assoro, a coinvolgere tanti giovani ai quali ha trasferito il suo instancabile entusiasmo e il suo senso etico della politica.
Sono certa, che ha lasciato questa vita terrena senza rammarichi, o rimpianti. Perché ha vissuto pienamente, senza risparmiarsi, godendo fino all’ultimo suo respiro, dell’amore dei suoi familiari, della moglie, dei suoi tre adorati figli e nipoti e dell’affetto di tantissimi amici che si sono stretti a lui, non facendolo sentire mai solo.
“Santa pacinzia” ti sei congedato così come eri solito dirmi quando c’era da affrontare un problema o una camurria. Che la terra ti sia lieve, come hai meritato in vita.
I funerali saranno celebrati domani, mercoledì 29 maggio alle ore 16 nella Basilica di San Leone ad Assoro.
Rossella Inveninato