“La Composizione negoziata è uno strumento importantissimo perché accorcia i tempi, sburocratizza la fase prefallimentare, crea sistema tra l’attore principale cioè l’imprenditore e chi deve risanare, ed evita il fallimento”. Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio Palermo-Enna, Alessandro Albanese, a margine del convegno dal titolo “Composizione negoziata per la crisi di impresa. Procedure telematiche e lo stato dell’arte”, che si è svolto sabato mattina nella Sala Terrasi della Camera di Commercio Palermo Enna organizzato assieme al Punto impresa digitale a Palermo alla presenza del ministro della giustizia Carlo Nordio.
“Bisogna anticipare la crisi con percorsi stragiudiziali – ha proseguito Albanese – venendo incontro agli obiettivi del Pnrr in tema di riforma, garantire la continuità aziendale e fornire a chi aderisce misure cautelari, premiali, e semplificazioni. Non solo composizione negoziata della crisi di impresa, ma anche mediazione-arbitrato, strumenti in cui le camere di commercio sono da anni impegnate con competenza”.
Presenti anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l’assessore regionale alle attività produttive Edy Tamaio, il presidente del consiglio nazionale forense Francesco Greco, il segretario generale della Camera di Commercio Palermo Enna Guido Barcellona. Hanno partecipato, tra gli altri, con propri contributi anche Sandro Pettinato, vicesegretario di Unioncamere Sicilia, Alberto Stagno D’Alcontres, presidente della Commissione composizione negoziata, Nicolò La Barbera, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo, e Antonello Miranda, docente di diritto comparato Unipa.
La composizione negoziata fornisce alle aziende strumenti di risoluzione delle difficoltà finanziarie, riducendo i tempi e i costi della procedura fallimentare e, nonostante sia un istituto relativamente nuovo, un numero crescente di aziende ha scelto questo percorso per ristrutturare i propri debiti. Secondo una ricerca di Unioncamere, infatti, nei 25 mila fallimenti registrati ogni anno in Italia, oltre la metà si sarebbero potuti evitare se si fosse intervenuti con due-tre anni di anticipo (dati Osservatorio Unioncamere crisi d’impresa). Soltanto negli ultimi due anni, su circa 2 mila composizioni, di cui mille ancora in corso, si sono salvate 200 imprese e 11 mila posti di lavoro, mentre in Sicilia le istanze di accesso alla composizione negoziata sono state in totale 63, pari al 3,47% del numero complessivo di quelle presentate sul territorio nazionale (1.815). I dati sono stati resi noti da Sandro Pettinato di Unioncamere Sicilia.
Il ministro della giustizia Carlo Nordio, nel corso del suo intervento, ha ribadito l’intenzione del governo di sostenere questo istituto perché fornisce “un aiuto concreto ed immediato alle aziende in difficoltà, agevolando la negoziazione tra l’impresa, i suoi creditori e gli altri soggetti interessati alla ristrutturazione dei debiti attraverso una soluzione che si raggiunge al di fuori delle aule giudiziarie. Il ministero della giustizia insieme al ministero delle imprese e del made in Italy ha contribuito a finanziare e a vigilare su quello che è uno strumento importante attraverso il quale le imprese possono accedere alla composizione negoziata, ovvero la piattaforma telematica nazionale, realizzata e gestita con successo dal sistema delle Camere di Commercio, attraverso Unioncamere,
“La piattaforma digitale rappresenta – ha aggiunto il ministro – un modello virtuoso di sinergia fra istituzioni che ha un doppio vantaggio: da una parte consente agli imprenditori in difficoltà di rivolgersi alle Camere di commercio di appartenenza, che rappresentano il luogo più familiare dove poter costruire un percorso positivo di riconciliazione stragiudiziale. Dall’altro, consente costi evidentemente minori rispetto alle procedure tradizionali – ha proseguito Nordio -. La composizione negoziata è, quindi, uno strumento in crescita che intendiamo sostenere attraverso il costante miglioramento dell’efficienza del sistema giudiziario, ed in particolare della giustizia civile, che rappresenta una priorità per l’azione del ministero della Giustizia, nell’ottica di garantire risposte concrete ad una più generale esigenza di efficienza avvertita dai cittadini, dalla società civile e dal contesto economico e imprenditoriale del nostro Paese”, ha concluso Nordio.
“La Composizione negoziata dovrà rappresentare l’istituto principe della risoluzione della crisi d’impresa – ha detto Nicola La Barbera, presidente Ordine dottori commercialisti Palermo e Termini -. Tutti gli attori sociali devono contribuire alla messa a regime delle potenzialità della Composizione negoziata. A maggior ragione in un territorio dove l’agenzia della riscossione si troverà a gestire un valore di crediti che porterà al rischio fallimentare per molte realtà imprenditoriali che negli anni si sono indebitate in forma patologica con lo Stato”, ha concluso.