Enna: Villa Torre di Federico, il Pd denuncia degrado e abbandono

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Il PD di Enna esprime preoccupazioni per le condizioni drammatiche in cui versa la Villa Torre di Federico, riaperta dopo la vicenda che ha portato al taglio degli alberi.

“La Villa torre di Federico – comunica il Pd – è situata nel cuore della parte alta della città e oggi rappresenta un esempio emblematico del degrado che affligge alcune aree verdi e le infrastrutture della città. Nonostante il suo enorme potenziale (storico-culturale, sul piano turistico, per il verde urbano, anche sociale) lo storico sito versa in uno stato di totale abbandono e basta farsi una passeggiata per rendersene facilmente conto. Dal nostro punto di vista è inaccettabile, tenendo dell’importanza del sito, che non venga assicurata una adeguata manutenzione e all’interno si può osservare lo stato di incuria imperante: muretti caduti e pericolanti, corpi illuminanti inutilizzabili, cavi elettrici penzolanti, recinti fatti con materiali di fortuna, rifiuti che si ‘camuffano’ nelle aiuole, locali tecnici e depositi con le aperture deteriorate o completamente inutilizzabili, spazi per i più piccoli inaccessibili, percorsi non fruibili da rami caduti, in uno scenario di completo abbandono. Noi ci chiediamo e chiediamo: ‘Ha avuto senso riaprire la Villa in questo stato?’”.

“Probabilmente – prosegue il Pd ennese – verremo additati come coloro che criticano, ma purtroppo vediamo una città sempre più spenta e abbandonata e il nostro compito istituzionale è quello di tenere alta la guardia sull’operato di chi è stato votato per governare: la Villa è un chiaro esempio, non l’unico e isolato, di una città sempre più agonizzante. Noi crediamo fortemente che il sito possieda un enorme potenziale sia dal punto di vista turistico che culturale e ambientale. Se ben valorizzato, la Villa Torre Federico potrebbe diventare uno dei simboli del turismo culturale in Sicilia centrale, generando benefici economici e sociali per l’intera comunità. Servirebbe una visione: ma quella, ormai, da tempo manca”.

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