Si è svolta nei giorni scorsi, presso la Prefettura di Enna, una riunione del Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto, dr.ssa Maria Carolina Ippolito, in relazione alle criticità connesse alla invalsa procedura di “identificazione da remoto” degli ospiti delle strutture ricettive a breve termine mediante trasmissione informatica delle copie dei documenti e accesso negli alloggi con codice di apertura automatizzata ovvero tramite installazione di key boxes all’ingresso.
Nell’occasione, il Prefetto ha comunicato che, con circolare a firma del Capo della Polizia, indirizzata a tutte le Prefetture, è stata richiamata l’attenzione sull’obbligo dei gestori di esercizi alberghieri ed altre strutture ricettive di dare alloggio esclusivamente a persone munite di un documento idoneo ad attestarne l’identità con verifica “de visu” della corrispondenza fra persone alloggiate e documenti forniti, allo scopo di attuare stringenti misure atte a prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubbliche legale all’alloggiamento di persone considerate pericolose e/o legate a organizzazioni criminali e terroristiche. In definitiva, consentendo l’ingresso in strutture ricettive con check-in da remoto, si contravviene agli adempimenti di cui all’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps).
I gestori delle strutture sono, quindi, tenuti a verificare l’identità degli ospiti secondo le modalità indicate nel decreto del Ministro dell’Interno del 7 gennaio 2013, come modificato in data 16 settembre 2021, ovvero direttamente, anche nelle ipotesi di cd. Home Exchange, scambio di appartamento a costo zero. Una volta effettuati i controlli, i gestori delle strutture ricettive dovranno trasmettere alla Questura, entro le 6 ore successive all’arrivo, nel caso di soggiorni non superiori alle 24 ore, o nelle 24 ore successive, per soggiorni più lunghi, i dati delle persone ospitate.
Durante l’incontro, il Prefetto ha rappresentato di aver già portato a conoscenza gli orientamenti espressi con detta circolare ai Sindaci dei Comuni della provincia e, per quanto di interesse, alla locale Camera di Commercio e al Libero Consorzio. Nell’occasione, il Prefetto ha richiesto una immediata attività di controllo prioritariamente a cura delle Polizie Municipali al fine di effettuare una mappatura delle eventuali strutture ricettive non a norma, al fine di garantire così il rispetto delle citate prescrizioni e scongiurare problemi di ordine e sicurezza pubblica.