Dopo tanti proclami adesso possiamo dirlo: iniziati i lavori per la realizzazione dell’emodinamica all’Umberto I di Enna. Un obiettivo perseguito con determinazione dal dottore Lello Vasco, direttore della Cardiologia di Enna fino al pensionamento avvenuto l’anno scorso.
Dottore Vasco cosa prova in questo momento?
Sono felice, vengono premiate la perseveranza e dedizione al lavoro di tutti gli operatori del reparto.
L’emodinamica fu inserita nella rete ospedaliera nel 2018, in seguito ad una sua relazione presentata alla commissione sanità dell’Ars?
Sì proprio così. In un primo momento l’emodinamica non era prevista per l’Umberto I, a seguito però di una mia relazione nella quale si evidenziavano le motivazioni tecniche e scientifiche sulla necessità di realizzare l’opera, ma anche il fatto che la nostra provincia fosse l’unica ad esserne sprovvista si riuscì a far cambiare idea alla deputazione. Tutto sembrava un déjà-vu rispetto all’apertura della Utic nel 1998. Anche allora Enna era l’unica provincia siciliana priva di Terapia intensiva coronarica e anche allora fu necessaria una iniziativa presso l’assessorato regionale alla Sanità. Si raccolsero allora 10.000 firme, tra i cittadini ennesi.
A quanto ammonta il finanziamento?
Il governo regionale con l’assessore Razza accettò la proposta e sancì il finanziamento di 2.400.000 euro poi aumentati di ulteriori 700 mila euro dall’ex direttore generale Francesco Iudica.
Sono passati sei anni da allora, caratterizzati da lentezze burocratiche e ritardi, non ha pensato mai di mollare?
No affatto, l’impegno è continuato anche dopo il mio pensionamento per la semplice ragione che non mi sono mai sentito solo, perché sostenuto da tutti i colleghi che con il lavoro e l’attenzione verso i bisogni dei pazienti hanno realizzato una Cardiologia credibile, organizzata ed altamente efficiente. In una parola: la Cardiologia di Enna ha le carte in regola per questo potenziamento. E poi l’arrivo del dottore Zappia nuovo Direttore generale dell’Asp, è stato determinante nel superare gli ultimi ostacoli e motivare l’ufficio tecnico con l’ingegnere Cordovana, direttore dei lavori. Conoscendo il direttore Zappia sono sicuro, non abbasserà la guardia e fra qualche mese, a lavori finiti anche la nostra comunità potrà usufruire di un così importante servizio.
Come vede, in un prossimo futuro, la collaborazione con l’università?
Solo il tempo potrà dirlo! Il lavoro in corsia non è semplice, bisogna dimostrare amore e passione. In Cardiologia, che è la realtà che conosco meglio, siamo stati fortunati. Mi ha sostituito il professore Marco Barbanti, ottimo e professionista esperto in tecniche di cardiologia invasiva che è arrivato al momento giusto nel posto giusto e sono sicuro farà benissimo.
Angela Montalto