Esperienza di alto livello per un gruppo di studenti di scuola media del plesso Giovanni Verga di Calascibetta dell’istituto comprensivo Santa Chiara Enna.
Nei giorni scorsi gli alunni delle classi II A, II B, II C, III A e III B si sono recati a Palermo per assistere alla rappresentazione della fiaba di Tristano e Isotta, ispirata all’opera di Richard Wagner, un’opera che ha messo assieme narrazione, recitazione, canto corale e balletto, appositamente organizzata per studenti del primo e secondo ciclo di istruzione nell’ambito del progetto Educational del Teatro Massimo.
Gli studenti di Calascibetta, che per la prima volta hanno assistito a uno spettacolo di impianto operistico, hanno partecipato con molto trasporto alla rappresentazione mattutina, mostrando interesse per tutti gli elementi in scena e soprattutto per la sezione strumentale. Dopo lo spettacolo, infatti, i ragazzi si sono confrontati con i loro docenti, in particolare quelli di musica e strumento, per approfondimenti e richiesta di spiegazioni.
“I nostri studenti sono rimasti assolutamente affascinati da Wagner – è stato il commento unanime dei docenti accompagnatori – oltre a stimolare in loro la curiosità per il mondo dell’opera lirica e per i diversi linguaggi musicali, teatrali e artistici, l’esperienza li ha lasciati pieni di meraviglia. Il loro grande desiderio adesso è assistere a un altro spettacolo del genere al più presto”.
In scena, un cast di tutto rispetto con attori, performer, danzatori, bambini, insegnanti, cantanti, coro e orchestra del Teatro Massimo. La fiaba, rivisitata in forma didattica, ha la scrittura scenica e la regia di Manu Lalli, la direzione di Daniele Malinverno e Michele De Luca, con musiche originali, arrangiamenti e trascrizioni di Simone Piraino.
L’esperienza, alla quale è voluta essere presente la dirigente della scuola, Antonietta Di Franco, è stata preceduta da un’ampia ricerca svolta in classe sul significato dell’opera con l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni ai diversi linguaggi teatrali e di arricchire il loro gusto estetico. La versione rappresentata è stata scelta dai docenti dell’istituto, oltre che per gli aspetti fiabeschi e magico-simbolici, per temi importanti come la ricerca dell’amore e il rapporto tra morale pubblica e morale privata.
All’iniziativa hanno preso parte i docenti Luisa Antoci, Luciana Colajanni, Nunzia Crisci, Corrado Cristaldi, Loredana Dottore, Livia Fontanazza, Marialuisa Messina, Lucio Notarrigo e Donata Ribulotta.