Domenica ad Agira appuntamento con il “Simposio della Bellezza”. A Palazzo Zuccaro alle 19 si presenterà l’opera filosofica di Riccardo Franzone “Dell’amore della verità”, per la regia di Filippa Ilardo e la presentazione e le letture di Elisa Di Dio. Interverranno anche gli accademici Piero Colletta e Loredana Trovato.
I simposiarchi saranno Claudio Castagna, Piero Colletta, Giuseppe Costa, Tilde Di Dio, Sabrina La Ferrara, Giorgio Maddalena, Aldo Petralia, Marina Renna e Alessandro Todaro.
“Ho scelto questi simposiarchi – ha dichiarato Franzone – per la loro capacità di incarnare alcuni aspetti fondamentali della bellezza e della verità. Sofocle, con i suoi drammi come Edipo Re, esplora l’importanza della conoscenza del vero e il destino tragico dell’uomo, un tema universale. Saffo, attraverso la sua poesia, celebra l’amore come forza straordinaria e la bellezza come motore di emozioni e riflessioni profonde. Dante rappresenta la sofferenza e l’esilio e come queste esperienze possano generare creatività e amore, rendendolo un simbolo potente del linguaggio e della bellezza metafisica. Raffaello, con la sua Scuola di Atene, dimostra come l’arte non solo imiti la realtà ma ne sveli i significati più profondi, permettendo di vedere nel visibile l’invisibile. Archimede, con la sua intuizione ‘Eureka’, ci insegna che la genialità è una questione di sensibilità e ad osservare il mondo con occhi nuovi, mentre Galileo, con il suo cannocchiale, incarna l’idea che la scienza deve sempre interrogarsi e sfidare le convinzioni precedenti per avanzare. David Bohm, con la sua teoria dell’universo implicito ed esplicito, porta una visione filosofica e scientifica che unisce la realtà fisica e la conoscenza innata, superando il dualismo delle categorie. Infine, Franco Battiato, con la sua musica, ci ricorda il potere delle emozioni e dell’arte capaci di farci riflettere sulla realtà e sull’esistenza. Ognuno di loro contribuisce a esplorare i legami tra bellezza, verità, amore, scienza e arte, temi centrali nella mia filosofia”.
“Dell’Amore Della Verità” è un titolo molto evocativo e c’è “una interconnessione tra loro – ancora l’autore -. Senza amore, la verità rimane sterile, fredda. L’amore ci permette di avvicinarci alla verità non solo con la mente ma anche con il cuore. Ciò che intendo con ‘amore’ è una vera forza, il vero motore universale, la forza delle forze fisiche, che ci consente di riconoscere la nostra interconnessione con tutto il resto. Quando amiamo veramente, non possiamo fare a meno di vedere la verità”.