Polo liceale ad Enna, la Consulta Provinciale degli Studenti: “Le principali vittime siamo noi”

Il Palazzo della Provincia di Enna
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Si pubblica di seguito nota stampa della Consulta Provinciale degli Studenti di Enna.

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In data 4 novembre 2024 si è tenuta nei locali della Provincia di Enna, la Conferenza Provinciale in seno al dimensionamento scolastico previsto per l’A.S. 2025/2026. Presenti alla conferenza, presieduta dal commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Carmen Madonia, hanno preso parte oltre al Provveditore, i rappresentanti dei Sindaci di Enna, Barrafranca, Piazza Armerina, Nicosia, Agira, Assoro, Troina e Leonforte e i rappresentanti dei genitori e degli studenti.

La proposta avanzata dall’Ufficio Scolastico Provinciale prevede l’accorpamento del Liceo Scientifico “Pietro Farinato” al Liceo Classico “Napoleone Colajanni”, costituendo dunque, ad Enna, il Polo liceale. Con 5 voti favorevoli, 4 contrari e 5 astenuti, la proposta è stata accolta.

La Consulta Provinciale degli studenti di Enna, nella figura del Presidente Giovanni Marzo, tuttavia, ha ribadito ancora una volta, la propria ferma posizione contraria, votando contro alla proposta. Come già ribadito più volte, il dimensionamento scolastico, argomento sensibile a tutti coloro che lavorano in un modo o nell’altro nel mondo della scuola, compromettendo l’autonomia della singola scuola stessa, lede non soltanto gli studenti, ma anche i docenti, il personale ATA, i dirigenti scolastici e le segreterie. Pensiamo infatti a un dirigente che oltre a gestire la propria scuola, costituita da una propria personale fisionomia e identità, dovrà gestirne un’altra, con tutt’altra fisionomia e struttura, proprio come avverrà nel caso del Polo Liceale.

Inoltre, il DA del Luglio 2024, nello stabilire i criteri per il dimensionamento, prevede che bisogna favorire l’istituzione dei Poli Liceali e Tecnici nella città ad alta densità demografica e con un efficiente rete di trasporti. Proprio in virtù di ciò, la Consulta studentesca ennese, non ritiene che la città di Enna possa essere predisposta a tale cambiamento dato il preoccupante calo demografico degli ultimi anni e la scarsa rete di trasporti presente nel territorio.

La musica, dunque, è sempre la stessa: più tagli, meno investimenti, dove le principali vittime siamo noi studenti.

A questo punto la domanda sembra legittima: a cosa è dovuto il voto di astensione da parte dell’amministrazione comunale di Enna? Come mai non ha votato contrario?

In conclusione, la Consulta di Enna chiede e si fa portavoce di una scuola che metta al centro gli studenti e non i numeri. Una scuola che non sia precaria di fronte al futuro, ma che piuttosto investa in esso.

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