Con il via libera dei soci alle procedure di fusione per incorporazione di Banca Popolare Sant’Angelo in Banca Agricola Popolare di Ragusa l’attenzione adesso si sposta sulla trattativa sindacale che da domani vedrà impegnate azienda e delegazioni trattanti. Al centro del confronto gli effetti dell’integrazione di due realtà bancarie che puntano a diventare unico elemento di riferimento dell’economia regionale costituendo la banca popolare più grande del sud Italia.
“Fusioni e incorporazioni hanno nel tempo privato la Sicilia di fondamentali centri decisionali del credito – interviene il segretario generale First Cisl Sicilia, Fabrizio Greco –. Adesso Banca Agricola Popolare di Sicilia può recuperare quella dimensione del passato puntando a valorizzare il personale dipendente che non deve perdere specificità”.
Per Fabrizio Greco serve una contrattazione chiara “sul mantenimento dei livelli occupazionali guardando in particolare alle strutture di direzione centrale che sono attive a Palermo, Ragusa e Licata nonché al piano territoriale delle filiali. Porremo la nostra forte attenzione anche sull’attenuazione degli effetti legati alla mobilità del personale e al welfare aziendale. Non secondario poi il processo di formazione e riqualificazione delle dipendenti e dei dipendenti sollecitando un piano di assunzione di personale giovane per compensare quei vuoti di organico che il processo d’integrazione dovesse far affiorare”.
Da domani a Ragusa prende il via, ad ogni effetto, il confronto sindacale al quale First Cisl parteciperà con i componenti la segreteria regionale Fabrizio Greco, Chiara Barbera, Roberto Maiani, con il coordinatore regionale in Banca Popolare di Ragusa, Enzo Scribano, e gli Rsa Stefania Occhipinti e Alessandro Bucchieri.