Enna: modifiche tariffe ticket locali comunali, 18 associazioni non ci stanno e chiedono incontro

Comune di Enna
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Il nascente Coordinamento delle Associazioni Ennesi critica il nuovo regolamento per le concessioni e l’utilizzo dei beni pubblici comunali quali Urban Center, Teatro Neglia, Sala Cerere, Sala Proserpina e Museo del Mito e richiede, con una seconda lettera, un incontro con le autorità comunali.

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Diciotto associazioni socio-culturali ennesi hanno richiesto oggi con lettera pec, per la seconda volta a distanza di 21 giorni, un incontro con gli organi di governo del Comune di Enna in merito alla deliberazione di Giunta Municipale n. 255 del 25/10/2023, con la quale sono state apportate modifiche alle tariffe dei ticket, nonché alle modalità di utilizzo e alle concessioni del patrocinio gratuito dei “beni culturali comunali” come l’Urban Center, il Museo del Mito, la Sala Cerere, il Teatro Neglia e Sala Proserpina.

La scelta delle associazioni di rendere pubblico il contenuto delle due lettere avviene a seguito del silenzio da parte dell’amministrazione a seguito della prima lettera del 5 marzo scorso.

“Le diciotto associazioni – comunicano attraverso un comunicato stampa – hanno cominciato un percorso comune di condivisione, ascolto e scambio di informazioni e conoscenza, che porterà alla costituzione del Coordinamento delle Associazioni Socio-Culturali Ennesi a partire da una carta dei valori e da un regolamento costruito in sinergia. L’accesso al coordinamento è aperto a tutte le associazioni cittadine che condividono le richieste all’amministrazione e che condivideranno i valori del nascente coordinamento. Numerose associazioni senza scopo di lucro operano in città, grazie al lavoro volontario di molte persone, e portano avanti attività culturali e sociali di vario genere che offrono motivo di svago, di incontro e di riflessione in una realtà, non solo quella cittadina, che spinge sempre più alla chiusura in una dimensione privata e personale. Enna, città ‘capoluogo’, dovrebbe avere un’offerta culturale varia e diversificata all’altezza della sua storia e del suo ruolo. Purtroppo, al contrario, constatiamo che gli spazi per produrre e promuovere attività culturali sono sempre meno”.

“A fronte di tutto questo – proseguono le associazioni – la delibera della Giunta municipale n. 255 del 25 ottobre scorso impone il pagamento di onerose tariffe per potere usufruire di spazi pubblici (Urban center, Museo del Mito, sala Cerere, Teatro Paolo Neglia e sala Proserpina) per svolgere attività culturale. Anche nel caso in cui venga concesso il patrocinio gratuito è previsto il pagamento di un ticket per le spese di funzionamento. Alcune delle associazioni che animano il panorama culturale ennese rischiano la scomparsa a causa di queste modifiche apportate al regolamento sulle concessioni per l’utilizzo dei ‘beni culturali comunali’, poiché non più in grado di sostenere economicamente tali attività culturali, artistiche e sociali, operate senza scopo di lucro alcuno e che mirano ad arricchire il contesto sociale, culturale e artistico della città. L’obbligo inflitto a tali associazioni culturali, locali e senza scopo di lucro, di conferire un ticket per l’utilizzo di una delle strutture comunali citate, anche nei casi in cui sia loro concesso il patrocinio gratuito da parte del Comune, rischia di stroncare la gestione economica delle associazioni che non hanno a disposizione locali privati per l’espletazione delle proprie attività statutarie. Sia essa da considerarsi come un oneroso canone d’affitto o come un rimborso forfettario per le spese di funzionamento, la tariffa rappresenta un costo insostenibile a livello economico e inammissibile a livello sociale e morale, implicando una visione privatistica, commerciale ed elitaria delle politiche culturali della città di Enna. Rileviamo inoltre che in caso di patrocinio, alcune associazioni sono state obbligate a rendere gratuito al pubblico l’evento organizzato. Queste si vedono oggi obbligate a cancellare o ridimensionare notevolmente i propri programmi, non avendo la possibilità di coprire attraverso sbigliettamento o libere donazioni una parte dei costi organizzativi per gli onorari dovuti ai professionisti coinvolti, per la sicurezza e per gli altri oneri connessi all’organizzazione di tali eventi (cui si aggiunge adesso il ticket per l’uso degli spazi). Nella suddetta delibera viene inoltre stabilito, ma non meglio specificato, che il ticket per l’affitto o per le spese di funzionamento può decadere, e dunque l’utilizzo degli spazi può essere concesso in maniera interamente gratuita, su ‘indirizzo politico’. Con questa lettera si richiede che venga fatta chiarezza rispetto ai meccanismi e criteri che regolano tali scelte di ‘indirizzo politico’, reputando diverse delle attività che non hanno beneficiato di questo gratuità, non meno meritorie, né significative per la comunità a livello sociale e culturale di quelle che invece ne hanno potuto usufruire con ulteriori delibere realizzate ad hoc nel corso delle ultime settimane. L’arbitrarietà e incomprensibilità di tali scelte cozzerebbe con la volontà di trasparenza e chiarezza che la Giunta con la Delibera n.255 del 25/10/2023 sembrava voler introdurre”.

Il costituendo Coordinamento delle Associazioni Socio-Culturali Ennesi reputa che “un’amministrazione attenta alle istanze locali e alla promozione lungimirante delle attività sociali e culturali dovrebbe pensare di adibire uno degli immobili comunali a casa comune delle associazioni: luogo di gestione e attivazione condiviso da tante associazioni con modalità da definire in collaborazione con le autorità comunali. Questa costituirebbe una possibilità che semplificherebbe, grazie alla collaborazione e aggregazione tra più attori, lo sviluppo di attività culturali e sociali multidisciplinari ed aperte alla cittadinanza, evitando così il fenomeno dei numerosi bandi spesso disertati dalle associazioni che prese singolarmente non sono per la gran parte in grado di sostenere economicamente e a livello di risorse umane, le progettualità sovradimensionate presupposte dai bandi. Una casa comune delle associazioni spezzerebbe soprattutto l’andamento registrato negli ultimi anni, non solo a Enna ma in forza di un processo legislativo più ampio, ovvero l’introduzione della logica della competizione, che oltre a non aver prodotto un aumento delle iniziative e degli spazi restando ai temi di questa lettera, è estranea ai momenti, per loro natura collaborativi, di diffusione della conoscenza e di convivialità”.

Le associazioni che hanno sottoscritto il comunicato e la lettera inviata via PEC sono: Associazione I Zanni Cinema, Associazione Garage Arts Platform, Associazione Mondoperaio, A.N.P.I. Comitato Provinciale di Enna, A.R.C.I. – Circolo Petra, Bedda Radio, Amici della Festa del Libro – Il sasso nello stagno, La Fabbrica di MiVà, Libri&Altrove, Società Dante Alighieri, Salone della Musica, Legambiente Enna – Circolo degli Erei, Associazione Metamorfosi, Co.T.A.S Comitato Tutela Ambiente e Salute, Comitato Lakers Pergusa, AVES – Associazione Volontariato per l’Educazione alla Solidarietà, Generazioni Future e Comreco.

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